Canzone per la prima volta pubblicata nell'album "L'isola non trovata" del 1971
Ore confuse nella notte, la malinconia non è uno stato d' animo,
le vite altrui si sono rotte e sembra non esista più il tuo prossimo.
Ti vesti un poco di silenzio, hai la dolce illusione di esser solo,
son macchine che passano od è il vento, o sono i tuoi pensieri alzati in volo.
I tuoi pensieri un po' ubriachi, danzando per le strade si allontanano,
ti son sfuggiti dalla mano e il giorno sembra ormai così lontano
e il giorno sembra ormai così lontano...
Mattino o notte, hai perso il tempo, la malinconia ti sembra di toccarla,
ma forse è l'ora dell' avvento e chiami l' ironia per aiutarla.
E forse c'è qualcuno che ora muore, e forse c'è qualcuno che ora nasce,
qualcuno compie un crimine d' onore, passeggiano sui viali le bagasce.
Bagasce sono i tuoi ricordi che fra canzoni e vino ti disturbano,
che ti molestano pian piano e il giorno sembra ormai così lontano,
e il giorno sembra ormai così lontano....
Mattino o notte, cosa importa? I giorni sono nuvole distratte.
Suonerò l'ora alla tua porta e l' orologio è il sangue tuo che batte.
Quando verrà il tempo di partire l' ora avrà il medesimo colore:
sembra sempre un poco di morire nel momento eroico dell'amore...
Se ridi o piangi è sempre uguale, le cose nel ricordo poi si sfumano,
il sacro si unirà al profano e il giorno sembra ormai così lontano
e il giorno sembra ormai così lontano....
Mattino o notte, dentro e fuori, sei certo o cerchi la consolazione?
Son bianco e nero sol colori, o facce ambigue della tua prigione?
Cerchi sempre ciò che ti è lontano, dopo dici: "Tutto è relativo,"
ma l' ironia e il dolor dicono invano che sei certo solo di esser vivo.
Ma c'è ancor tempo per pensare, per maledire e per versare il vino,
per pianger, ridere e giocare e il giorno sembra ormai così vicino,
e il giorno sembra ormai così vicino,
e il giorno sembra ormai così vicino,
e il giorno sembra ormai così vicino...