Canzone per la prima volta pubblicata nell'album "Amerigo" del 1978
Corre veloce, ma in che senso
il nostro tempo sconosciuto e strano
e i nostri occhi spaventati
guardano ciò che ci circonda
e non sanno credere ad un tecnico sortilegio che
pian piano e indifferente ci rapina
e ci trascina verso una realtà
che non vedremo mai (fra entità sconosciute e computers)
che non vedremo mai (fra le schede cifrate e le città)
che non vedremo mai...
E corre l' uomo confuso verso
ciò che neanche lui capisce,
chi ha programmato la sua vita
non sa chi sia e dove; ma che
importa, se solo questo lo fa
già dubitare del suo equilibrio
e aperta è già la strada oscuramente
verso una nuova realtà
che non capirà mai ( fra entità sconosciute e computers )
che non capirà mai ( fra le schede cifrate e le città )
che non capirà mai...
E non sapremo perchè e come
siamo di un' era in transizione
fra una civiltà quasi finita
ed una nuova inconcepita.
Se quasi nessuno ormai più crede,
quale mai sarà la nuova fede,
quali mai saran le nuove mete
che spegneranno la nostra eterna sete
di poter essere sé...
Anche se poi qualcuno soccomberà
io non so dire chi fra noi due sarà
quest' uomo nuovo
che avvince anche me
nel mondo nuovo che
noi non vedremo mai ( fra entità sconosciute e computers )
noi non vedremo mai ( fra le schede cifrate e le città )
noi non vedremo mai...